I tour enogastronomici, oltre a presentare la cultura e le tradizioni del territorio, portano a conoscenza dei visitatori le specialità culinarie. Oggi vi porteremo in Basilicata tra i prodotti tipici, le aziende vinicole, caseifici, frantoi e panifici per capire i processi di lavorazione e quindi degustarne i prodotti.
Alla scoperta di una terra speciale, la Lucania odierna si colora di oro con gli infiniti campi di grano, di verde grazie ai suoi boschi, di blu per via dei mari che la abbracciano.
Questo sarà un viaggio per gli esploratori del bello, un itinerario attraverso una terra ancora da scoprire tra calanchi, scavi archeologici, laghi, arte e soprattutto buon cibo.
La Basilicata
La Basilicata non si visita per caso: si sceglie questa regione per vivere un’esperienza unica, immergendosi in luoghi dove silenzio, colori, profumi e sapori portano lontano dal frastuono e dallo stress della vita quotidiana.
I boschi e le foreste che ricoprono le montagne sono costellati da piccoli e suggestivi borghi fin sopra i 1000 metri di altitudine dove l’aria pulita, i sapori genuini della gastronomia lucana e le bellezze della natura si uniscono alle testimonianze storiche, per soddisfare ogni desiderio di conoscenza.

La Basilicata vanta, tra le altre cose, una varietà pascoli, di uliveti, vigneti e altre colture di primissima qualità, che si traducono in piatti tipici che rivelano nei loro profumi e sapori tutta la genuinità e la bontà della Basilicata; prodotti di antica tradizione, di lenta lavorazione, che meritano di certo, tutto il nostro tempo, per un viaggio di sapori che sicuramente sarà a lungo ricordato.

Il patrimonio enogastronomico
Non si può andare in Basilicata senza assaggiare i peperoni cruschi, da soli oppure abbinati alle patate.
Da non perdere anche la capriata lucana, zuppa di legumi per eccellenza; gli strascinati con ricotta e salsiccia; le sarde arraganate, condite con origano e mollica di pane; i gnommaredde, gustosi involtini a base di interiora di capretto; la cialledda materana; la soppressata di Rivello; le carni del suino nero di Tricarico; la succitata salsiccia a catena di Cancellara; l’agnello alla lucana. I prodotti tipici comprendono anche il caciocavallo podolico, il Canestrato di Moliterno, i crosti con origano e miele e la rafanata. Per finire, le fragole di Policoro sono rinomate per il loro sapore zuccherino, come tutta la frutta della Piana di Metaponto.
Se parliamo di enogastronomia Basilicata significa anche una lunga tradizione dei pani ed è interessante assistere alla loro preparazione, se stai cercando un itinerario enogastronomico in Basilicata davvero memorabile. Pregiato è infatti il pane di grano duro di Acerenza, capace di conservarsi fragrante anche per 15 giorni, ed il Pane di Matera IGP.


Mangiare in Basilicata
Mangiare in Basilicata è un’esperienza fuori dal comune, sia che si tratti di ristoranti gourmet, sia di trattorie familiari. Il pasto è un momento sacro, che aggrega. La regione vanta un patrimonio di ulivi di primissima qualità. Questa vocazione si esprime attraverso una pregiata manifattura di olive da tavola e di squisiti oli.
Fra le delizie del tagliere, vera e propria vocazione fisiologica della Lucania, ricordiamo i formaggi: il canestrato, a pasta dura, aromatico e piccante; e il casieddu, dolce cacioricotta caprino. Il padraccio, caprino, generalmente consumato fresco e il pecorino di Filiano, ovocaprino a pasta dura ed aromatico. In Lucania, come in altre regioni dell’ Appennino meridionale, si producono ottimi caciocavalli podolici.
In sintesi la Basilicata è una terra talmente ricca di tradizioni culinarie, che offre moltissimo dal punti di vista Enogastronomico. Fiore all’occhiello della regione, la cucina lucana è tradizionalmente una sapiente unione di prodotti semplici e genuini, lontana dalle ricette elaborate della cucina moderna, basti pensare che nella presentazione dei piatti è contemplato solo l’uso di olio di oliva.
L’originalità e la tradizione della cucina lucana sta nella capacità di trarre delle cose semplici, di miscelare le spezie esaltando anche i piatti più poveri. Naturalmente accompagnati rigorosamente da vini lucani.